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venerdì 1 aprile 2011

TRIESTE - Il piano salva-Ursus: trasloco in Piazza Goldoni, ristorante e sede museale panoramici



Spostare l’Ursus in Piazza Goldoni al posto di quello che viene chiamato “il porta-cd”, farne un polo museale con ristorante panoramico annesso, e trasformarlo una volta per tutte in quella che sarà “la Torre Eiffel triestina”.
Questo il progetto presentato ieri al Comune di Trieste dallo studio di architettura che già aveva realizzato la piazza, accolto subito con grande entusiasmo da tutta la giunta, che aveva richiesto da tempo un’alternativa all’obelisco luminoso verde, mai andato totalmente a genio alla cittadinanza.
Così, mentre continua ad andare a gonfie vele la raccolta popolare delle donazioni per saldare il conto dell’eroico salvataggio dello scorso 2 marzo, sembra che finalmente qualcosa si sia mosso anche sul futuro sempre incerto del pontone.
Gli architetti hanno dichiarato di essere stati illuminati proprio dai recenti avvenimenti dei primi di marzo, quando l’Ursus per effetto della bora era stato trascinato in mezzo al Golfo. Il messaggio della fuga verso la libertà, l’immagine delle tradizioni che proprio mentre stanno per andare alla deriva vengono eroicamente trattenute grazie alla fatica e alla volontà delle nuove generazioni, la resistenza del gigante contro le forze della natura tipiche della città, la bora ed il mare. Queste le sensazioni che secondo i progettisti devono assolutamente essere portate in una zona più centrale della città, ovvero proprio Piazza Goldoni.
Dal punto di vista architettonico, il pontone si sposerebbe alla “caotica vitalità della piazza, governando questa molteplicità d’utilizzo e di geometria e riconnettendola al contesto più ampio del tessuto urbano storico, creando altresì, con la terrazza panoramica, un importante continuità con il mare, separato dalla piazza dai troppi edifici circostanti”.
La nuova Torre Eiffel triestina sarebbe dunque dotata di una terrazza con vista panoramica raggiungibile con ascensori a cremagliera, e di una sede museale sull’importante tradizione marinaresca della città.

Da la Bora

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