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mercoledì 12 gennaio 2011

MILANO - «Cambiare Brera? Lo impediremo»




 RESIDENTI IN CONSIGLIO DI ZONA: TROPPI DISAGI. IL PARROCO DI SAN MARCO: NON INFORMATO

«Cambiare Brera? Lo impediremo»

I commercianti: raccolta di firme contro l'isola pedonale. 

«Parcheggio impossibile, perdiamo clienti»


Dietro le sbarre, affacciati sul cantiere, non si faranno ingabbiare: «È vero che il Comune ci impedirà di raggiungere casa in auto? Non lo permetteremo». All'ora del primo caffè, ieri, i residenti di Brera si sono ritrovati in strada: adunata del mattino, pronti alla raccolta di firme. Nel pomeriggio, rieccoli, in Consiglio di zona: «Non accettiamo di essere penalizzati». L'isola pedonale di Brera non è una polemica da bar: nasce lì, ma arriverà a Palazzo Marino. MM ha transennato i marciapiedi, il restyling è partito lunedì: prevede la pista ciclabile, un altro pezzo di quartiere vietato al traffico, meno posti auto in via Brera e via San Marco. I residenti sono presi dai dubbi, e chiedono «chiarimenti»; i gestori di bar e ristoranti osservano i progetti e s'interrogano: «Dove parcheggeranno i nostri clienti?».

Non sarà una passeggiata. Il progetto di pedonalizzazione avviato dal Comune suscita timori e incassa polemiche. Federico Castelbarco, 42 anni, è uno dei soci del bistrot Take Away di via San Marco 33: «L'allargamento dei marciapiedi, all'intersezione con via Castelfidardo, provocherà code infinite, strozzerà il traffico, sarà un imbuto anche per le ambulanze del Fatebenefratelli». Disincentivare l'uso dell'auto «è giusto», dice, ma in assenza di un'alternativa, senza «adeguati» mezzi pubblici, diventa una punizione: «E perché nel progetto non sono stati inclusi nuovi alberi?». All'altro capo della strada, in via San Marco 2, ci sono i gestori del locale N'ombra de vin: «Ci troveremo nelle condizioni già vissute dai commercianti di corso Garibaldi - riflettono -. I clienti faranno fatica ad arrivare e posteggiare. Ci vorrà tempo, forse, ma alla fine si troverà una soluzione». Quanto alla riqualificazione ambientale, al sillogismo «meno macchine-più ordine», non hanno dubbi: «Migliorerà la qualità della vita e l'aspetto della zona».

Il cantiere, entro marzo, trasformerà via Brera e Fiori Oscuri. La seconda fase dei lavori (non ancora in calendario, ma nel 2011) rivoluzionerà l'asse di San Marco: 90 metri di corsia ciclabile tra via Pontaccio e via Ancona (al posto di dieci parcheggi a strisce blu), la sistemazione del verde, l'eliminazione dei posti auto abusivi davanti alla basilica (sostituiti da 22 stalli per le moto), il ridisegno dell'angolo Castelfidardo-San Marco (con l'ampliamento del marciapiedi e la cancellazione di altri parcheggi), la rimozione dei binari morti del tram e l'installazione di un pilomat per l'accesso alla Conca dell'Incoronata sul Naviglio in secca. Costo complessivo dell'intervento: 5,5 milioni di euro.

In sintesi: una sforbiciata ai posteggi, nuova pavimentazione in pietra, più spazio a bici e pedoni. «Ogni residente dovrà poter caricare e scaricare la propria auto davanti al portone di casa», precisa Micaela Goren Monti, presidente del parlamentino del centro: «Il passaggio dei taxi e dei mezzi di soccorso sarà garantito ovunque, a Brera. Quanto ai posti auto per i residenti, chiederò alla giunta di consentire la sosta gratuita anche sulla strisce blu». Domani, in Comune, saranno discusse queste soluzioni tecniche. Ieri, in Consiglio di zona, l'incertezza ha scaldato gli animi. Monsignor Luigi Testore, il parroco di San Marco, non ha nient'altro da aggiungere. Meglio: avrebbe voluto già dare una sua opinione sul progetto, «ma nessuno del Comune mi ha mai contattato». Chi ha scritto a info@cantierebrera.it, ieri, ne sa quanto prima: il servizio di assistenza ai clienti di MM non rispondeva alle mail.
Armando Stella  Corriere della Sera

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