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venerdì 5 novembre 2010

Roma - Ara Pacis, la sovrintendenza boccia il progetto del nuovo sottopasso


Il direttore dei Beni Culturali, Federica Galloni:
«Impatto eccessivo, ridisegnare gli accessi al parking»



La sovrintendenza ai Beni architettonici boccia la bozza del progetto del sottopasso dell’Ara Pacis. E l'iter per l'avvio dei lavori rischia di allungarsi: se non tutto, c'è molto da rifare. Le critiche riguardano soprattutto gli ingressi al parcheggio sotterraneo annesso al tunnel, il cui impatto ambientale (oltre che estetico) è considerato eccessivo nell’attuale sistemazione di Passeggiata di Ripetta, con le sue rocce e il verde che dividono il lungotevere dalla strada sottostante.
Mentre il Campidoglio rilancia i suoi progetti per la viabilità puntando ad un raddoppio dei sottopassi con l'idea del nuovo passante sotterraneo intorno a Castel Sant'Angelo, il piano per il contestato scavo (era già stato scartato nel 2001 e poi nel 2005 all'epoca del cantiere Maier) davanti all'Ara Pacis si inceppa.


ENTRATE ANTI ESTETICHE - «Bisogna stare bene attenti – obietta ora la sovrintendenza – che le entrate del parcheggio non incidano troppo sull’assetto attuale della Passeggiata». Così come sono state progettate, insomma, sarebbero antiestetiche. E' uno stop pesante perchè il progetto del parcheggio da circa 300 posti dovrebbe costituire il «ritorno» per i privati: il premio in cambio del finanziamento per la realizzazione del sottopasso. Il tunnel, infatti, sarà costruito in project financing.
Il tutto, comunque, dovrà essere in armonia con la sistemazione della nuova piazza Augusto Imperatore e con l’area pedonale che si vuole realizzare verso il Tevere di fronte alla teca di Richard Meier. «Valuteremo bene un progetto definitivo che ancora non è stato presentato – assicura Federica Galloni, direttore generale del Lazio al ministero dei Beni Culturali -. Ci sono già stati una serie di incontri nei quali è stata presa visione di uno schema strutturale di massima, che riguarda sia il sottopasso che la struttura del parcheggio: in sintesi solo l’ossatura portante».


OPERA «CONDIVISIBILE» - Secondo Galloni è «sicuramente condivisibile l’idea di snellire il nodo di traffico di quella parte del lungotevere». Ma il direttore generale - pur non avendo ancora visto un progetto definitivo - si augura che «la sistemazione superficiale sia rispettosa della valenza storica del contesto». Per questo motivo, spiega, «vanno assolutamente valutati insieme sia il progetto della struttura ingegneristica sia quello dell’architettura del verde» intorno all'Ara Pacis.
I tecnici si sarebbero già rimessi al lavoro per studiare le due arcate che su Passeggiata di Ripetta dovranno costituire gli ingressi al parking che dovrà avere poco più di 300 posti auto, dei quali 200 «pertinenziali» - ovvero box auto in vendita - e 100 a rotazione. E se prima i due ingressi erano previsti più o meno all’altezza degli incroci con via del Vantaggio e via del Fiume, adesso sarebbero stati spostati.


SOTTO LA VECCHIA RAMPA - Il primo sarà al di sotto dell’attuale rampa che scende dal lungotevere, più o meno all’altezza della parte posteriore del liceo Artistico; il secondo un po’ prima dell’attuale ingresso del circolo della Tevere Remo. Ingressi ad arco che dovrebbero avere un’ altezza di due metri e mezzo ed una larghezza di tre metri .
Per l’aggiudicazione dei lavori ci sarà una gara: importo previsto, circa 28 milioni di euro. Fondi che dovranno essere investiti dai privati, i quali dovrebbero poi avere il loro tornaconto dalla vendita dei posti auto.


IL PROGETTO MEIER - Di un sottopasso che da ponte Cavour si ricollegasse all’attuale tunnel oltre la Tevere Remo si era iniziato a parlare fin dall’epoca dell'ideazione della teca di Meier, i cui disegni per l'Ara Pacis prevedevano - era il 2001 - anche un tunnel. La prima impresa a presentare un progetto esecutivo era stata la stessa che aveva in appalto i lavori dell’Ara Pacis, la Calosi del Mastio: un piano che risale al 2003.
Le difficoltà di realizzazione - sia per la necessità salvaguardare le radici dei platani (premessa obbligatoria anche per l’attuale nuovo progetto) , sia per la presenza del grande collettore fognario della città - avevano spinto l’amministrazione di Walter Veltroni a «congelare» il progetto , nel gennaio 2008, e a destinare in parte altrove le risorse allora disponibili, circa 20 milioni di euro.
L'attuale progetto è stato annunciato ufficialmente dal sindaco Gianni Alemanno nell’aprile 2010: un tunnel lungo un chilometro e mezzo per eliminare il traffico sul lungotevere e trasformare in area pedonale il tratto di fronte al monumento, abbattendo anche il «muretto» che attualmente divide l'Ara Pacis dal lungotevere.


Lilli Garrone Corriere della Sera

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