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venerdì 23 luglio 2010

MILANO - Expo, dentro le serre crescono i grattacieli


Legali al lavoro sui cinque scenari per il dopo Expo presentati dai privati, Fondazione Fiera e famiglia Cabassi. E arrivano le prime obiezioni e i primi stop sull’accordo di programma e i costi per le infrastrutture. In tutte le ipotesi è presente la Saxa Rubra milanese, una sede Rai da 72mila metri quadrati. Ma l’elemento più imponente sono senz’altro gli edifici residenziali, numerosi, alti fino a diciannove piani e svettanti per l’intera area che ospiterà l’Expo. Dopo il 2015 rimarrebbe una grande città satellite di palazzine svettanti a nord ovest di Milano, dove le aree destinate a verde e servizi, tra i 550mila e i 580mila metri quadrati, fanno da grande giardino.
Una nota di ottimismo proviene dai fondi in arrivo dal Tesoro. Il neo amministratore delegato, Giuseppe Sala, a Roma ha ottenuto rassicurazioni che entro la fine di agosto saranno disponibili i 7,5 milioni finora bloccati. Intanto il sindaco, Letizia Moratti, scrive a Formigoni, proponendogli di fare una proposta d’acquisto delle aree. La Regione però fa sapere che non può muoversi finché l’Expo non sarà definito «un evento di pubblica utilità», cosa che non è ancora accaduta.

Da Il Giornale

mercoledì 7 luglio 2010

ROMA - Città più verde del mondo



Ma nessun beneficio: il traffico annulla il primato: è record europeo di motorini. Il Rapporto Osservasalute 2010 sfata un luogo comune: per ogni abitante 131 metri di parco a disposizione.

Da oggi i romani che si lamentano per la carenza di spazi verdi nella Capitale non hanno più diritto di parola: Roma è tra le città più verdi al mondo ma per colpa del traffico caotico e disumano che quotidianamente l'aggredisce, gli effetti benefici di parchi e alberi vengono, di fatto, annullati. Sono i risultati della prima edizione del Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010, redatto dall'Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane all'Università Cattolica di Roma. A coordinare lo studio Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene di Medicina e Chirurgia alla Cattolica. Roma è seconda solo a Oslo «per quantità di spazio verde a disposizione dei cittadini» spiega Ricciardi «Ma siccome la capitale norvegese ha solo mezzo milione di abitanti si può affermare che la nostra è la più verde al mondo».


I dati parlano chiaro: la disponibilità di verde nell'area di Roma è di 131,7 metri quadri per abitante, contro un valore medio nazionale di 93,6, anche se si registra una riduzione dell'8% dal 2003. Fin qui tutte rose e accordi di violino. L'altra faccia della medaglia, infatti, ci rivela una dimensione da città del terzo mondo. Roma ha un tasso spropositato di motorizzazione degli autoveicoli, cioè del numero di automobili e di veicoli circolanti ogni 1.000 abitanti: 706,7 per 1.000 contro un tasso medio nazionale di 616,7. Nell'area capitolina circola un gran numero di motocicli, pari a 143,7 per 1.000, contro un tasso medio nazionale di 124,7. Insomma per numero di motorini circolanti siamo secondi solo a Mumbai. Fenomeno tutto romano, poi, le minicar che crescono in maniera esponenziale. L'eccessivo uso del mezzo privato è legato al fatto che manca una rete metropolitana capillare.


E, forse, pure l'habitus mentale a servirsi dei mezzi pubblici. Ma è un serpente che si morde la coda. Le persone si muovono con l'auto e sopratutto con lo scooter per arrivare puntuali evitando il traffico, alimentano il traffico che rende ancora più lenti i mezzi pubblici. E così addio benefici del vivere in una città così piena di verde. Infatti dal rapporto emerge che la speranza di vita alla nascita nella provincia metropolitana di Roma è di 77,74 anni per i maschi (dati 2005) e 83,04 anni per le femmine contro valori medi italiani di 78,09 e 83,66 anni rispettivamente.

Il Tempo

MILANO - Critiche al governo. «E basta tagli alla cultura»


MANO TESA AI SINDACATI DA PARTE DEL SOVRINTENDENTE «ORA È IL TEMPO DELLE PROPOSTE»
Lissner: autonomia o la Scala chiude Critiche al governo. «E basta tagli alla cultura». Un milione e mezzo di danni causati dagli ultimi scioperi

Articolo sul Corriere della Sera