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venerdì 28 maggio 2010

MILANO - Arte e fontane, Milano cambia look


IL PROGETTO - OPERE CONTEMPORANEE IN SPAZI APERTI. ARRIVA CATTELAN

Dalle piazze ai Navigli. La Moratti: la città valorizza i suoi luoghi. Writer pagati per riqualificare i cavalcavia

Dieci piazze per l’arte contemporanea; dieci writers per la public art; dieci fontane lungo la Cerchia dei Navigli. Il sindaco Letizia Moratti presenta il percorso «che ci porterà per tappe diverse al Museo di Arte Contemporanea». Milano si muove «cercando di creare un rapporto fra la città e i suoi luoghi, il pubblico e il privato», come spiega il sindaco. L’assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory ricorda che il progetto ha una meta: «Nel 2013 avremo il Museo di Arte Contemporanea. Ma, prima, abbiamo le opere che possono interagire con un’altra opera, la nostra città». Il percorso si muove lungo tre binari. Da fine giugno alcuni writers («Che non dobbiamo più chiamare così: è la public art») selezionati daranno vita al progetto Walls of Fame, organizzato in collaborazione con Gisella Borioli.
In nove luoghi «brutti» di Milano, dai sottopassi di via Sapri, viale Cassala, viale Monza al cavalcavia Bacula, alla stazione di Lambrate, questi artisti dovranno disegnare «la città che vorrei». Proprio per marcare la differenza fra questa forma d’arte e lo sfregio dei muri, ai writers prescelti sarà anche garantito, grazie ad uno sponsor, un compenso di mille euro.

Secondo binario è quello delle dieci piazze che saranno affidate ad altrettanti artisti che «presteranno» un loro allestimento: un po’ come a suo tempo aveva immaginato l’assessore all’Arredo Urbano Maurizio Cadeo, che plaude al progetto. Si comincia a luglio: di fronte a Palazzo Reale verrà collocata «Le pietre sono parole» di Marco Nereo Rotelli: poi toccherà al discusso dito medio di Maurizio Cattelan, «Contro le ideologie», che campeggerà in piazza Affari; di seguito, in piazza Duomo «La Montagna di Sale» di Domenico Paladino e poi ancora Pistoletto, Armando Testa, Chen Zhen, Pascale Marthine Tayou, Kendelle Geers. Del progetto, organizzato insieme all’associazione Acacia, saranno poi ospiti speciali Arnaldo Pomodoro con il ritorno del Disco in piazza Meda e Fausto Melotti, la cui Sequenza verrà esposta all’esterno dell’Hangar Bicocca. Tutte location centrali: «Per ragioni di sicurezza e non perché l’arte dimentica le periferie — sottolinea Finazzer — dove per altro ospiteremo la public art e dove, in prospettiva, continueremo a lavorare seguendo l’esempio di via Padova».

Terzo binario è quello delle fontane. L’idea voluta dal sindaco è quella di «far rivivere l’acqua di Milano attraverso l’opera di grandi artisti». Verrà così tracciato un percorso che più o meno ripercorrerà quello della cerchia interna con sculture-fontane realizzate con materiali nobili, non deperibili, di facile manutenzione. La prima fontana verrà installata entro l’anno grazie all’associazione Acacia. Anche per il resto dei progetti, il Comune conta sugli sponsor e le associazioni: «Tutto questo ci costerà poche decine di migliaia di euro», garantisce Finazzer. E Milano sarà più bella.

Elisabetta Soglio Corriere della Sera

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