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martedì 23 febbraio 2010

MILANO - Metrò troppo rumoroso, Atm a giudizio


L'INCHIESTA DOPO UN ESPOSTO DELL'ASSOCIAZIONE DEL 2006

Il Codacons: in alcune tratte più decibel di una motosega o di un trapano. Il processo al via il 6 maggio

L'Azienda di Trasporti Milanese è stata citata in giudizio per la rumorosità delle linee del metrò. Ne dà notizia il Codacons, che sulla vicenda aveva presentato un esposto nel 2006 da cui è scaturita l'inchiesta culminata con la citazione diretta in giudizio di Roberto Massetti, ex legale rappresentante dell'Atm spa da parte del pm di Milano Giulio Benedetti.
LO STUDIO - L'associazione di consumatori aveva allegato una ricerca dello Studio di Ingegneria Acustica e Vibrazioni di Milano, secondo la quale sulla metropolitana milanese, tra San Donato e Duomo, si registrava il picco record di 111,1 decibel, in pratica più dei decibel prodotti da una motosega o da un trapano. Allarmanti, secondo lo studio, anche i dati di altre tratte: punte superiori ai 108 decibel si sono registrati sia tra Maciachini e San Donato che tra Abbiategrasso e Cascina Gobba; in particolare: tra Duomo e Maciachini 108 decibel; tra Cascina Gobba e Loreto 103,5; tra Cadorna e Abbiategrasso 102,3; tra Cadorna e Buonarroti: 101,2. Il pm, secondo quanto riferito dal Codacons, ha concluso le indagini preliminari disponendo la citazione di Massetti per il quale il processo comincerà il 6 maggio prossimo. Le accuse riguardano «emissioni rumorose prodotte dalla circolazione di convogli della linea metropolitana nel tratto non interrato della linea verde»; altre «provocate dall'uscita e dall'ingresso dei veicoli di trasporto di superficie nei depositi di rimessaggio Atm spa»; e altre ancora «provocate dalla proiezione di audio filmati pubblicitari sonori trasmessi presso le banchine delle stazioni delle linee metropolitane 1, 2 e 3».

I DANNI - «L'inquinamento acustico è un problema serio. I rumori molesti non sono solo un semplice fastidio ma sono fonte di stress, disturbi del sonno, ansia, ore di lavoro perse, calo delle difese immunitarie, creano disturbi di apprendimento, specie nei bambini, oltre a numerose altre patologie» ha dichiarato Marco Donzelli, presidente del Codacons.

Dal Corriere della Sera

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