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martedì 29 settembre 2009

ROMA - Il monopolio di Alitalia su Roma-Milano


«Il monopolio di Alitalia su Roma-Milanopenalizza gli utenti e la concorrenza»
Relazione del ministero dei Trasporti: la nuova compagnia ha il 98% degli slot tra Fiumicino e Linate

ROMA - Troppi slot tra Roma e Milano, praticamente tutti, il 98%. Impossibile per i viaggiatori scegliere, visto che Alitalia e Air One hanno il monopolio dei voli tra Fiumicino e Linate. Una situazione che scoraggia anche l'ingresso di nuovi concorrenti. Così la relazione semestrale del ministero dei Trasporti al Parlamento sullo stato del trasporto aereo.
«PROBLEMA DI CONCORRENZA» - «La posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato - evidenzia la relazione - incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di nuovi operatori su tale rotta». Nel fare il punto sull'andamento dei processi di liberalizzazione del settore, i tecnici del ministero guidato da Altero Matteoli ripercorrono anche la vicenda Alitalia, dalle gare al debutto nel gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai.

IL TRENO - Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta più remunerativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa. La concorrenza aereo-treno, si rileva nella relazione, è «per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità», ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma «anche dal punto di vista della competizione tariffaria sui prezzi dei biglietti» scrive il dicastero. Tuttavia, per quel che resta del mercato, il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, è il parere dei tecnici ministeriali. «Per il restante 90% del mercato - scrivono - nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all'interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia».
GLI SLOT - Inoltre, la nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto però non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all'indirizzo di Bruxelles. Con le nuove norme infatti, viene previsto il «congelamento» degli slot non utilizzati dalle compagnie nella stagione corrente, fino all'estate 2010, mentre in precedenza la regole permettevano alle compagnie tradizionali di mantenere gli slot da una stagione all'altra (omologa) solo se utilizzati per almeno l'80%. Questo regime «di fatto, se da un lato nel momento di crisi del sistema del trasporto aereo, costituisce certamente una garanzia per i vettori che pur avendo visto una diminuzione della domanda di traffico possono conservare le bande orarie non utilizzate, dall'altro - si legge nella Relazione - può limitare la concorrenza, mantenendo inalterata l'assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti coordinati e non favorendo lo sviluppo della concorrenza e, come ultima conseguenza, la liberalizzazione».

LE TARIFFE -Va meglio però sulla trasparenza delle tariffe. In virtù delle «lenzuolate» dell' ex ministro Bersani, «le condizioni tariffarie devono essere chiaramente e immediatamente leggibili, con pari evidenza grafica di tutte le componenti del prezzo finale, mediante l'inclusione nella tariffa di ogni onere economico, determinabile ex ante». «Ci sorprende che, a distanza di otto mesi dalla cessione dell'ex compagnia di bandiera alla Cai, il ministero dei Trasporti sia costretto ad ammettere e stigmatizzare la posizione dominante della nuova Alitalia sulla tratta Roma-Milano», commenta Michele Meta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera.«Tutto ciò - aggiunge - è un'altra beffa per i consumatori».

Dal Corsera

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