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venerdì 15 maggio 2009

MILANO - EXPO, accordo sulla sede


Expo, accordo sulla sede: Palazzo Reale gratis alla Soge. «Ma troppi ritardi»
Stanca: un equivoco sullo stipendio. Il Cda si ricompatta. Ma Carioni: era tutto chiaro

MILANO - Qualcuno la legge come una metafora di Expo. Una multa di 38 euro per divieto di sosta piazzata sotto il tergicristallo dell’Audi di Diana Bracco mentre lei partecipava al padre di tutti i consigli di amministrazione. Quello, per intenderci, che faceva seguito alla minaccia di dimissioni di Lucio Stanca sulla scelta della sede. «Eccolo qui il mostro da sbattere in prima pagina», scherza, ma mica tanto, l’ex numero uno di Ibm. E aggiunge: «Non è vero che è tutto fermo». Ma subito si capisce che l’atmosfera è cambiata. Questa volta il cda è stato preparato con attenzione. Il giorno precedente c’è stato un chiarimento tra il «provocatore» della Lega, il rappresentante del Tesoro, Leonardo Carioni e lo stesso Stanca. Contemporaneamente il sindaco Letizia Moratti ha messo al lavoro il direttore generale, Giuseppe Sala.

Soluzione individuata: la Soge si trasferirà a Palazzo Reale, dimezzando gli spazi (1100 metri quadrati contro i 2000 e rotti iniziali) fino al termine dell’anno. Palazzo Marino provvederà a cambiare il regolamento, imposto dalla finanziaria, che impediva al Comune di cedere o affittare immobili al di sotto del valore di mercato. Per cui la permanenza a Palazzo Reale sarà gratuita. Ma la Soge, a regime, avrà bisogno di altri 5000 metri quadrati per le attività operative. Ci sarà tutto il tempo per trovare delle sedi decentrate. Stanca assicura che il suo ufficio definitivo sarà nella sede decentrata. C’è stato anche il tempo di discutere del bonus. «Un equivoco gigantesco» attacca il presidente, Diana Bracco. Lo afferma anche Stanca: «Il fatto che io avrei chiesto il bonus anche se non dovessi raggiungere gli obiettivi è un mastodontico, gigantesco equivoco. Non ho mai richiesto una cosa del genere. Nel contratto non c’è nessuna clausola del genere». E conclude: «Sbatti il mostro in prima pagina».

«Equivoco un bel niente...» replica a distanza Carioni. Ma ieri era il giorno dei baci e degli abbracci. «Abbiamo fatto risparmiare 8 milioni di euro, una grande vittoria» esulta Carioni. E con lui il presidente della Provincia, Filippo Penati. E di soldi ce n’è assolutamente bisogno. Perché se Stanca da una parte assicura che non ha «nessuna notizia fondata di tagli alle opere per l’Expo», conferma che il Comune sta rivedendo i piani per la linea 6 del metrò. «Palazzo Marino sta studiando delle alternative». Lo conferma anche l’assessore regionale Raffaele Cattaneo: «Ma non si tratta di un taglio, si tratta solo di non bloccare risorse già disponibili e usarle per la M4 e la M5». C’è infine il capitolo tempi. Carioni si dice preoccupato per i ritardi che si stanno accumulando sul sito. «Il Comune deve darsi da fare». Il rappresentante del Tesoro incontrerà il ministro Tremonti per fare il punto della situazione. Non sarà semplice.

Da il Corriere della sera - Maurizio Giannattasio
15 maggio 2009

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