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lunedì 11 maggio 2009

MILANO - Bocciati i musei di Milano



Fuori dai primi cento del mondo

Esclusi dalla classifica. Il Museo della Scienza tra i più visitati insieme con Brera. Il Cenacolo non rientra (IL LOUVRE IN TESTA. CALO DI CONSENSI ANCHE IN ITALIA)


Il sottomarino «Enrico Toti» al Museo della Scienza e Tecnologia Nella classifica dei 100 musei più visitati del mondo nel 2008 (condotta da «The Art Newspa per» e «Il giornale dell'arte») ce ne sono 12 italiani (tutti i calo a parte i Musei Vaticani), ma nes suno milanese: in testa c'è il Louvre con 8.500.000 visitatori, seguito dal British Museum di Londra e dalla National Gallery di Washington. Per arrivare a parlare di Milano, bisogna cam biare classifica: prendere quella dei primi 100 musei italiani. E anche qui le cose non vanno molto bene. Tra i primi 100 figu rano solo due musei milanesi: quello della Scienza e della Tec nologia e la Pinacoteca di Brera. Il primo è 17mo mentre Brera, con 203.843 visitatori, è 28mo, un risultato che non può soddi sfare.

A dire il vero la classifica non conteggia un altro «mu seo» milanese, ovvero il Cenaco lo, che attira 335.011 visitatori all'anno con un introito di un milione e 700 mila euro (tre vol te Brera) perché è a ingressi con tingentati. Ma non è un gran che per la città visto che fra i pri mi 100 musei Roma ne piazza 19, Venezia 10 e Firenze 8. E an che Torino ne colloca 8 nei pri mi 100 e con il museo del cine ma e l’egizio nei primi 10 posti. Per altro anche i dati assoluti ve dono Brera troppo distaccata: si passa dai 4.441.734 dei musei vaticani, a 1.554.256 degli Uffizi e 1.358.186 di Palazzo Ducale di Venezia contro i poco più di 200mila della pinacoteca mila nese.

Il problema della valorizzazio ne passa, ovviamente, dal via al progetto Grande Brera, impanta nato da circa 30 anni e, negli ul timi, non favorito da da varie componenti dell'Accademia, che si oppongo al trasferimen to, prima ipotizzato alla Bovisa e ora alla Caserma Mascheroni, appellandosi allo scontatissima rivendicazione che studio, ricer ca ed esposizione devono vive re insieme e che la pinacoteca nacque come supporto all'acca demia. Alla quale ora si aggiun ge un lievitare di costi per il tra sferimento dell'archivio milita re da via Mascheroni. E dell'altro ieri la notizia che la rappresentante degli studenti (sicuramente non era ancora na ta quando si iniziò a progettare il trasferimento) ha affondato il progetto di trasloco dell'Accade mia. Pure i professori (si replica lo strano accordo Onda-baroni) hanno rifiutato il trasferimento denunciando «rischi per la di dattica». Ma il presidente dell'Accademia Gabriele Mazzotta, con il sostegno del presidente Bassetti degli Amici di Brera supporta la Convenzione firma ta da Comune e ministeri. Con venzione che ha già partorito anche il progetto architettoni co, a firma di Mario Bellini. Sen za la Grande Brera è difficile che Milano possa guadagnare presti gio come centro dell'arte italia na.

Pierluigi Panza
11 maggio 2009

dal Corsera

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