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martedì 26 maggio 2009

LECCE - Cortili aperti


Ostillio: «Cortili aperti più volte all’anno»
Residenze storiche, l’assessore regionale chiederà fondi per le ristrutturazioni dopo il successo di domenica
«Cortili aperti», l’iniziativa organizzata dalla sezione pugliese dell’Associa zione dimore storiche italia ne (Adsi), che l’altro ieri ha svelato le meraviglie custodi te dentro le residenze patri zie leccesi, piace all’assessore regionale al Turismo, Massi­mo Ostillio.

LA PROPOSTA - Tanto che lo stes so rappresentante dell’esecu tivo guidato da Nichi Vendo la ha proposto di replicare la manifestazione più volte al l’anno, offrendo agli organiz zatori un poderoso supporto mediatico, con l’obiettivo di collocarla tra le offerte cultu rali di maggior pregio dell’in tera regione quale esempio tra i più virtuosi di turismo responsabile. Non solo. L’as sessore Ostilio ha annuncia to di voler chiedere al collega Mimmo Lomelo, che nella giunta dell’ente di Via Capruz zi ha la delega ai Beni cultura li, fondi per ristrutturare resi denze storiche in stato di ab bandono in modo da arricchi re con nuovi luoghi d’attra zione l’itinerario di «Cortili aperti». L’assessore al Turi smo del Comune di Lecce, Massimo Alfarano, vede nel la discesa in campo della Re gione il segno di una crescita incontestabile dell’evento. Quest’anno i turisti hanno potuto visitare in tutto 28 di more nel cuore antico del ca poluogo salentino. Tra la fol la che ha sciamato lungo le vie del centro è stata notata anche la regina del Belgio, Pa ola di Liegi, pure lei incanta ta dalle bellezze del Barocco. A disposizione dei visitatori c’erano persino i palmari tra sformati in guide multime diali, forniti grazie ad un ac cordo tra Coordinamento Si ba dell’Università del Salen to, Adsi e Provincia di Lecce. «Dopo anni di torpore, in Pu glia abbiamo capito che c’è un nuovo modo di fare turi smo. C’è il turismo responsa bile - spiega Massimo Ostil lio - pienamente coinvolto dentro il territorio, calato nel la storia e nelle tradizioni e che non si ferma ai fatti este riori cercando, invece, di en trare nelle venature più pro­fonde dela nostra terra».

Assessore Ostilio, è su questo che occorre punta re?
«Siamo di fronte a declina zioni nuove del turismo che, o cerchiamo di intercettare in tempo utile, oppure la Pu glia rischia di essere tagliata fuori da qualsiasi network in ternazionale del settore. Quando i soldi scarseggiano per la situazione di crisi o per lo svuotamento del salvada naio dei Fas, l’unica cosa che rimane forte è l’elemento di sussidiarità che si può costru ire e Cortili aperti costituisce un chiaro esempio di que sto ».

In che modo pubblico e privato possono interagire?
«Qui c’è la volontà delle persone, poi un disegno com plessivo e poi, ancora, abbia mo queste forme di sostegno che non sono sempre e solo risorse, ma anche la capacità di creare network, strumenti di comunicazione come il portale turistico viaggia reinpuglia. it, le piattaforme tecnologiche».

Sarebbe auspicabile repli care Cortili aperti diverse volte all’anno?
«Sì, io innanzitutto dico che questa manifestazione, Lecce non se la può tenere chiusa nei propri confini e, soprattutto, non si deve limi tare a una sola volta all’anno. Del resto, noi ci siamo inven tati Città aperte, un’iniziativa recensita ultimamente dal Fo rum della pubblica ammini strazione come esempio in novativo. Riempiamo di con tenuti il nuovo modello di va canza che è lo short break, in­somma, un soggiorno breve ma intenso. Addirittura, mi appresto a chiedere al collega Lomelo se sia il caso si ap prontare delle risorse per consentire il restauro di beni privati con l’obbligo di ren derli disponibili per un certo numero di giorni all’anno».

Antonio Della Rocca
Da il Corriere del Mezzogiorno

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