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giovedì 30 aprile 2009

UN ANNO CON URBANFILE



Questa è la visione molto di fantasia che mi son divertito a fare per regalare un render per celebrare l'anno di vita di Ubanfile.it

ROMA - Capitale



Ddl federalismo fiscale diventa legge Via libera a Roma Capitale

ROMA (29 aprile) - Via libera dall'Aula del Senato al ddl sul federalismo che da oggi diventa legge dello Stato. A favore hanno votato PdL, Lega e Italia dei Valori. Il Pd si è astenuto. Contro ha votato l'Udc. I voti favorevoli sono stati 154 (PdL, Lega Nord, Italia dei Valori), quelli contrari 6 e 87 i voti di astensione (Pd).

Le novità principali. Un fisco a misura delle autonomie locali ma che salvaguardi un servizio di pari livello a tutti i cittadini. Nove città metropolitane e Roma capitale con la sua Assemblea Capitolina. Una bicameralina per rafforzare il potere di controllo del Parlamento sui decreti attuativi della delega. Sono questi alcuni dei punti più importanti del ddl.

Roma Capitale. L'Aula del Senato ha approvato l'articolo 24 della riforma che danno nuove funzioni alla città. Funzioni disciplinate da regolamenti del consiglio comunale che diventa Assemblea capitolina.

Il Comune diventa un ente territoriale con speciale autonomia statutaria, amministrativa e finanziaria. A Roma Capitale vengono attribuite nuove funzioni, risorse ed anche beni dello Stato. Il Consiglio comunale si chiamerà Assemblea capitolina. Entro sei mesi sarà varato un nuovo statuto dagli stessi membri dell'Assemblea capitolina, ovvero gli attuali consiglieri comunali.

L'ente territoriale avrà nuove funzioni amministrative in varie materie: valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali in accordo con il Ministero per i Beni e le attività culturali; sviluppo economico e sociale di Roma capitale, con particolare riferimento al settore produttivo e turistico; sviluppo urbano e la pianificazione territoriale; edilizia pubblica e privata e l'organizzazione e il funzionamento dei servizi urbani, con particolare riferimento al trasporto pubblico ed alla mobilità.

Tra le nuove funzioni anche quella della protezione civile in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Lazio. Infine «ulteriori funzioni» saranno conferite dallo Stato. Tutte le disposizioni ovviamente saranno riferite alla città metropolitana di Roma capitale in seguito all'attuazione della disciplina delle città metropolitane. La legge, infine, sancisce che i comuni della Provincia di Roma non inseriti nell'area metropolitana potranno, con un referendum, decidere di essere inclusi nell'area metropolitana di Roma capitale.

Le altre novità. Da spesa storica a costo standard. L'obiettivo della riforma è quello di assicurare autonomia di entrata e spesa agli enti locali in modo da sostituire, gradualmente, per tutti i livelli di governo, il criterio della spesa storica con quello dei costi standard per i servizi fondamentali che devono costare ed essere erogati in modo uguale in tutto il Paese.

Autonomia, arriva fisco su misura. Il fisco diventa a più livelli, ognuno con propria autonomia, anche se nel rispetto dei principi di capacità contributiva e progressività previsti dalla Costituzione. Per quanto riguarda le Regioni, le funzioni fondamentali (assistenza, sanità e spese amministrative dell'istruzione) vanno coperte con gettito tributario valutato ad aliquota e base imponibile uniformi e in base a tributi propri derivati, istituiti con legge statale; addizionale regionale Irpef; compartecipazione all'Iva (in via prioritaria); quote di fondo perequativo; Irap, ma solo in via transitoria in vista di un superamento di questa imposta. Le altre funzioni sono finanziate con tributi propri e fondo di perequazione. Le spese essenziali dei Comuni (che riguardano territorio e ambiente, istruzione con gli asili nido o l'edilizia scolastica, viabilità, settore sociale...) vengono finanziate con le imposte immobiliari, un mix di compartecipazione a Iva e Irpef e fondo di perequazione. Per le altre ci sono tributi propri e compartecipazione a tributi regionali. Le funzioni fondamentali delle Province (tutela ambiente; trasporti; istruzione...), vengono finanziate con tributi connessi al trasporto su gomma; compartecipazione a tributi erariali; perequazione. Mentre per le altre il meccanismo è uguale a quello dei Comuni.

Fondo perequazione: colidarietà per prestazioni base. Il fondo perequativo è statale ed alimentato dal gettito da compartecipazione all'Iva assegnata per le spese relative alle prestazioni essenziali ma anche da una quota del gettito derivante dall'aliquota media di equilibrio di addizionale regionale all'Irpef assegnata per il finanziamento delle spese non riconducibili alle funzioni essenziali. Viene utilizzato, secondo il principio costituzionale del favore verso i territori a minore capacità fiscale e le sue quote vengono assegnate a ciascuna regione senza vincolo di destinazione.

Nove città metropolitane, anche Reggio Calabria. Nel ddl viene delineato l'iter per l'istituzione di nove città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Percorso che prevede anche un referendum consultivo della popolazione, potrebbe anche portare - è previsto esplicitamente - alla cancellazione delle corrispondenti province.

Bicameralina. A dare il parere sui decreti attuativi della delega sarà una commissione bicamerale, composta da 15 deputati e 15 senatori nominati dai presidenti delle Camere che indicano, di comune accordo, anche il presidente.

Clausola salvaguardia. L'entrata in vigore del federalismo fiscale non può causare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Fonte Il messaggero

PALERMO -Parco de La Favorita ridotta a immondezzaio



IL FATTO. I gitanti del weekend hanno abbandonato i rifiuti del pic-nic in ogni angolo del parco


Siamo alle solite. I palermitani non cambiano mai.
Due giorni di festa è il parco della Favorita è stato trasformato
ancora una volta in una «porcilaia».
C’era d’aspettarselo che l’area protetta si sarebbe
trasformata in un «immondezzaio» a cielo aperto nonostante
le raccomandazioni delle vigilia fatte dai
Rangers e dall’Amia che, come spesso accade in queste
occasioni, si prodiga con una campagna di sensibilizzazione
e distribuzione dei sacchetti per i rifiuti
all’esterno del parco.
Sabato e domenica da incubo per gli operai della
Biophera che hanno il compito di gestire la pulizia all’interno
dell’area protetta sia della Favorita che di
Monte Pellegrino.
«Nella nostra città non cambierà mai nulla – sottolinea
con sconforto e tantissima amarezza Giuseppe
Scavuzzo, responsabile dei Rangers d’Italia, l’ente gestore
dell’area protetta – nonostante sia noi che l’Amia
abbiamo distribuito in occasione del 25 Aprile e
di oggi (ieri per chi legge, ndr) i sacchi per raccogliere
i rifiuti, soltanto in pochi hanno provveduto alla
raccolta, altri hanno abbandonato le aree in una vera
e propria "porcilaia". Non c’è alcun rispetto per l’ambiente
e per il nostro "polmone verde". La verità è che
questo grande parco si trova all’interno della città e
quindi per i palermitani tutto è lecito».
Decine e decine di gitanti hanno invaso letteralmente
le aree attrezzate della Favorita nel giorno del
25 Aprile ed anche ieri, sebbene il tempo inclemente
– giornata di scirocco asfissiante – autovetture
parcheggiate in maniera selvaggia nella zona della
Protezione civile con il festival del «barbecue». Eppoi?
Un tappeto di rifiuti abbandonati un po’ ovunque.
Cartacce, piatti di plastica, bottiglie di vetro, lattine e
resti organici lasciati a putrefare ai piedi degli alberi
con la festa dei cani randagi attratti dalle pietanze abbandonate
del tradizionale menù della scampagnata.
«Ci sarà da lavorare parecchio in questi giorni – aggiunge
Scavuzzo – domani (oggi per chi legge, ndr) fin
dalle 6,30 gli operai della Biophera dovranno faticare
parecchio per bonificare tutte le zone prese d’assalto
dai gitanti. Tutto questo non fa presagire buone notizie
per il prossimo Primo Maggio. Per quel giorno si
salvi chi può».
ANTONIO FIASCONARO

NAPOLI - Galleria Umberto I


Foto ÅЮïÄÑØ


Via ai lavori cantiere da chiudere entro luglio


Dopo più di 60 giorni di stop, ripartiranno domani i lavori per il rifacimento della copertura della Galleria Umberto I. Intanto l’assessore Nicola Oddati inizia a pianificare l’intervento di restauro della pavimentazione e la municipalità di Chiaia torna a proporre la chiusura serale dell’edificio monumentale. Giovedì l’amministrazione comunale ha firmato il nuovo contratto per terminare i lavori con l’associazione temporanea di imprese, guidati dalla società Leime. Se non ci saranno ulteriori impedimenti, la partita sarà chiusa entro fine luglio. Con sette mesi di ritardo sulla tabella di marcia prevista dal progetto iniziale, finanziato con fondi europei. Sforati i tempi, l’amministrazione è dovuta ricorrere ai fondi del proprio bilancio, riconvertendo l’istituto finanziario comunitario d’origine. Di qui la necessità di riformulare il contratto con l’impresa. Operazione, quest’ultima, che ha richiesto tempi lunghi: dal 5 marzo a giovedì scorso. Domani, quindi, gli operai riprenderanno a lavorare. Ad oggi, sono liberi dai ponteggi i quattro bracci della Galleria. Resta la gabbia di metallo nell’area sottostante la cupola centrale per la sostituzione dei vetri. E ancora il lavoro di sigillatura di tutte le congiunture. Intanto la scorsa settimana, in un incontro con i negozianti della Galleria, guidati dal presidente del centro commerciale Antonio Barbaro, il consigliere del Pdl Raffaele Ambrosino e i tecnici dello staff, Oddati ha anticipato l’intenzione di inserire il restauro della pavimentazione nel piano strategico per la riqualificazione del centro storico da 240 milioni di euro. Come testimonia il video-denuncia del Movimento Vanto (Valorizzazione autentica napoletanità tutela dell’orgoglio), che da qualche giorno circola sul web, i marmi della Galleria appaiono deteriorati. «I pregevoli mosaici decorativi risultano vistosamente saltati in più punti», dice Angelo Forgione, responsabile dell’associazione. In più, sotto il porticato della Galleria che si affaccia sul San Carlo, il calore delle fiamme di uno scooter incendiato a marzo scorso ha spaccato i marmi della pavimentazione, alzando una dosso di circa 10 centimetri. Per i lavori di pavimentazione, il progetto preliminare è stato già approvato con una delibera di giunta del 12 marzo 2005. Quindi l’intervento potrebbe imboccare la corsia preferenziale nel parco progetti per il centro storico. Intanto Fabio Chiosi, presidente della municipalità di Chiaia, torna a proporre la chiusura della Galleria nelle ore notturne. «È una mia vecchia battaglia - dice - per proteggere il monumento. Si può ragionare su una cancellata o, come è venuto fuori dall’incontro con l’assessore Oddati, su porte di vetro sul modello della Galleria Alberto Sordi nella capitale». Un ulteriore argomento di discussione per la cabina di regia per il centro storico, formata da Regione, Comune, Arcidiocesi e sovrintendenze. La riunione è prevista per oggi.

da Il Mattino del 28 aprile 2009

BARI -TEATRO PETRUZZELLI 2


La notizia nn è nuovissima, ma esplicativa della situazione del teatro.

Il teatrino chiamato Petruzzelli
di Alfonso Contrera

Il sindaco Emiliano pronto a tutto pur di riaprire dopo 18 anni.
Bondi replica: non è ancora a prova di rogo.

Bruciò tutto, la notte del 27 ottobre 1991. Il palcoscenico, la platea, i palchi, crollò persino la cupola, fu un falò di stucchi e di ricordi gloriosi. Si salvò soltanto il foyer, che praticamente rimase intatto. Sono passati quasi 18 anni e il teatro Petruzzelli di Bari è ancora fermo lì, al fuoco: non più, però, quello appiccato da malavitosi locali, come accadde nel 1991. Adesso è la volta di un fuoco di polemiche alimentate dalla burocrazia e soprattutto dalla politica. Dopo più di dieci anni e 70 milioni di euro di soldi pubblici utilizzati per la ricostruzione (nonostante il teatro sia ancora di proprietà privata), il Petruzzelli è stato interamente ricostruito.

I lavori sono terminati quattro mesi fa, il teatro è finito, bello, bellissimo, imponente nelle decorazioni e modernissimo nelle macchine sceniche. Ma è ancora chiuso. "Colpa dei gufi reali: i ministri Sandro Bondi e Raffaele Fitto stanno privando i baresi del loro teatro per ragioni meramente elettorali", attacca il sindaco di Bari, Michele Emiliano, che è arrivato al punto di proporre l'affitto della struttura da parte del Comune pur di ottenere una prima in tempi brevi. "Menzogne: non si apre per una ragione tecnica", risponde il ministro dei Beni culturali. Qual è il problema? Bondi ha dato ordine al commissario alla ricostruzione del Petruzzelli, Angelo Balducci, di non consegnare (come invece prevederebbe il contratto) le chiavi del teatro alla Fondazione lirico sinfonica, presieduta dal sindaco: "Non può entrare nessuno, perché potrebbe essere pericoloso".

L'ultima puntata nella saga di questo teatro che i tecnici chiamano 'Las Vegas' - perché tutto è identico all'originale ma nulla è originale - l'hanno scritta i vigili del fuoco, negando l'agibilità. Il problema, per loro, è l'unica parte autentica: il foyer. A strappare un sì dei vigili non è bastata nemmeno la perizia dalla Hughes associates Europe di Milano, emanazione del leader mondiale nella 'Fire Science', che testimoniava con una simulazione elettronica come il nuovo Petruzzelli fosse a prova di fiamme. "Una perizia lacunosa", hanno replicato i vigili. "E sono pronto a portare in tribunale chi dice che dietro la nostra decisione ci siano altre ragioni rispetto a quelle tecniche", ha aggiunto il comandante provinciale Giovanni Micunco, la cui moglie è una dirigente locale del centrodestra. Il sindaco Emiliano ha provato allora ad aprire in deroga, piazzando e pagando vigili per controllare il foyer durante la rappresentazioni: così si fa da anni al Piccinni, l'altro teatro comunale.

Ma per il Petruzzelli non si può. "L'intento politico è chiaro", spiega l'assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli membro della Fondazione. "Per questo secondo me bisogna battere altre strade". La Regione è capofila di una battaglia per l'esproprio. Oggi infatti il Petruzzelli è di proprietà della famiglia Messeni Nemagna: la Consulta ha annullato l'esproprio deciso nel 2006 dal governo Prodi. "Siamo in presenza di un bene privato costruito con fondi pubblici. È assurdo". commenta l'assessore della giunta Vendola.

Mentre in scena va questa commedia, la città assiste delusa, quasi rassegnata. E convinta che prima delle elezioni di giugno, quando il sindaco uscente Emiliano, segretario regionale del Pd, sfiderà l'ex primo cittadino Simeone Di Cagno Abbrescia, parlamentare Pdl, non accadrà nulla. Certo, se Emiliano fosse sconfitto nelle urne, già sono in molti a ipotizzare un'inaugurazione in pompa magna per fine settembre, con Silvio Berlusconi in persona a tagliare il nastro e un concerto solenne di Riccardo Muti. Intanto il portone del Petruzzelli resta sbarrato ma un cartello assicura invece che il bar è pronto ad aprire. Questione di giorni.

(20 aprile 2009)
L'Espresso

mercoledì 29 aprile 2009

FOLIGNO - Chiesa di Fuksas






Foto © Moreno Maggi

Inaugurato il 24 al 26 aprile il nuovo edificio.


La chiesa, costruita con i più avanzati criteri antisismici, è il simbolo della rinascita della città, profondamente toccata dal terremoto.

Il complesso ha la forma di un grosso monolite in cemento alto quasi 26 metri ed è composto da un corpo principale che ospita la chiesa, da un corpo secondario che accoglie la sacrestia, i locali del ministero pastorale e la casa canonica e da un terzo corpo che unisce i primi due e che ospita la cappella feriale.

L’edificio che ospita la chiesa è costituito da due parallelepipedi inseriti l’uno nell’altro.

Tra i due sono state create una serie di aperture che lasciano entrare fasci di luce naturale all’interno della chiesa, per illuminare l’altare, l’ambone e la fonte battesimale.

BARI -TEATRO PETRUZZELLI






Petruzzelli, sulla cupola scorre il film della rinascita
Buio in sala al teatro Petruzzelli. Riecheggiano le note di Casta diva, dunque l´incanto della voce regina di Maria Callas. Bagliori di luce, intanto, sulla volta della cupola del politeama. Luce che diventa fuoco, si sente il crepitio delle fiamme che consumano un secolo di storia. Un boato. È la cupola che viene giù. Il tetto ora è un cielo di stelle. Lo spettacolo della rinascita, quindi. Riappaiono, in alto, le immagini degli affreschi di Raffaele Armenise. Diciotto anni di storia, dal rogo del 27 ottobre 1991 fino alla ricostruzione, racchiusi in un video di sette minuti realizzato dall´artista veneziano Gianfranco Iannuzzi. Uno spettacolo destinato ad andare in scena ogni sera, prima di ogni rappresentazione o concerto, per due anni dalla riapertura del Petruzzelli in avanti. Ecco le immagini della "prima" (A.G. Photo).


L'articolo di Antonio di Giacomo

venerdì 24 aprile 2009

MILANO - CERBA Un polo di eccellenza per la ricerca biomedica



Il Sindaco Moratti è intervenuto in Regione alla presentazione del Progetto Cerba
Un momento della presentazione del Progetto Cerba

Milano, 23 aprile 2009 - “La ricchezza di una Nazione si misura sul patrimonio immateriale che è la conoscenza - ha spiegato il Sindaco - perché nel mondo globale il patrimonio che davvero ha valore è il capitale umano. Nella formazione di questo valore la ricerca occupa un ruolo essenziale e il Cerba sarà sicuramente un volano in grado di moltiplicare spazi, opportunità e nuove possibilità in questo senso”.

È questa la visione del Sindaco di Milano Letizia Moratti riguardo al progetto Cerba (Centro Europeo di Ricerca Biomedica Avanzata) che è stato presentato oggi alla stampa insieme al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e al Presidente della Fondazione Cerba Umberto Veronesi.

“Con questo Accordo Milano diventerà ancor di più la capitale europea della ricerca biomedica - ha proseguito Letizia Moratti - permettendo alla Città di aumentare la sua capacità di attrazione, grazie ad una qualità della vita elevata. Il nuovo polo di ricerca biomedica concretizzerà questo obiettivo anche attraverso la creazione di un ospedale più umano”.

“Il Cerba - ha sottolineato il Presidente Formigoni - è uno dei grandi risultati ottenuti grazie al meccanismo di concorrenza e collaborazione tra pubblico e privato che caratterizza il sistema sanitario lombardo”.

“Questa e' una svolta storica – ha dichiarato il Professor Veronesi - perchè prende origine da tre eventi storici: la decodificazione del dna, la tecnologia medica e quella etica".

Il Sindaco (a cui si è aggiunto il Presidente Formigoni) ha espresso, concludendo, un particolare ringraziamento per l’assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano Carlo Masseroli, che si è speso per rendere possibile la realizzazione del nuovo polo di ricerca biomedica.

lunedì 20 aprile 2009

MILANO - M5 La talpa sbuca in piazzale Istria



Il Sindaco Moratti: "Con la linea 5 della Metropolitana più mobilitá sostenibile, meno traffico e inquinamento”
Un momento dell'arrivo della Talpa




Milano, 20 aprile 2009


“La M5 è una linea molto importante perché intercetterà tutto il traffico dalla Brianza, Monza, Sesto San Giovanni, Cinisello. Pur essendo una linea che prevede al momento 9 stazioni per circa 5 chilometri, ha una dimensione tale da ricevere 22 milioni di passeggeri all’anno, proprio perchè serve un bacino per Milano importantissimo. È una linea che darà la possibilità di rafforzare i collegamenti con aree fuori Milano molto importanti per chi viene a lavorare nella nostra città, riducendo il traffico e togliendo 9.500 tonnellate all'anno di inquinanti”.

Queste le parole del Sindaco Letizia Moratti intervenuta questa mattina in piazzale Istria, con l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini e l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci, all’arrivo della talpa meccanica, la poderosa tunnel boring machine (90 metri di lunghezza e 9 diametro) che dallo scorso agosto sta scavando e costruendo la galleria della linea M5, la nuova metropolitana che collegherà Bignami a Garibaldi, lungo l’asse Fulvio Testi – Zara.

Oggi la talpa ha spostato l’ultimo strato di terra sbucando nello scavo della stazione di Istria, dopo aver già perforato quelle di Ponale, Bicocca e Ca’ Granda. Tra due settimane si rimetterà in moto per realizzare l’ultimo tratto fino alla stazione di Marche. Da lì in poi la talpa meccanica lascerà il posto allo scavo tradizionale con i minatori che, già partiti da via Volturno al quartiere Isola, realizzeranno due gallerie separate per consentire, a Zara, l’intersezione della M5 con la linea M3.

“Oggi abbiamo assistito all'uscita della talpa meccanica, una macchina estremamente innovativa, lunga più di 90 metri che scava 24 ore su 24, procedendo in media 10 metri al giorno, con 15 persone a turno. È molto più sicura per chi ci lavora, non è invasiva nei confronti della città ed è molto veloce”, ha detto il Sindaco Moratti, attorniata da ingegneri, tecnici e operai della Società Metro 5 che sta realizzando i lavori.”L’abbiamo utilizzata fino a piazzale Istria e proseguirà, dopo 15 giorni di manutenzione in questa stazione, per arrivare fino a viale Marche”.

Un percorso a tappe senza sosta che proseguirà da piazzale Istria per altri 500 metri, fino al completamento della galleria in corrispondenza della stazione Marche previsto per la fine di maggio. La conferma arriva da Giuseppe Nardi, amministratore delegato di Metro 5 S.p.A., presente sul cantiere con il direttore generale di Astaldi, Nicola Oliva. “I lavori stanno procedendo nel rispetto dei tempi stabiliti. La stazione Istria, raggiunta oggi – ha spiegato l’ingegner Nardi – rappresenta il penultimo atto di lavoro della Tbm che ora inizierà il suo scavo verso la stazione Marche, ultimo tratto di lavoro della talpa che verrà dopo smontata e riportata in superficie. Nel frattempo, sono comunque già iniziati i lavori di scavo tradizionale delle gallerie a singolo binario che consentiranno di raggiungere la stazione di Zara. Attualmente, alla luce di questi risultati, possiamo quindi confermare che la prima tratta che collegherà le stazioni di Zara e Bignami potrà essere operativa nel 2011”.

La nuova infrastruttura, prima metropolitana realizzata a Milano dopo la M3, inaugurata all’inizio degli anni Novanta, tra due anni sarà già attiva tra Bignami e Zara, nel tratto di galleria scavato dalla talpa meccanica.
“Abbiamo iniziato i lavori nel giugno 2007, riprendendo dopo vent’ anni a investire nelle metropolitane – ha ricordato il Sindaco – e il tratto Bignami-Zara sarà completato nella primavera del 2011. È importante che si arrivi fino a Zara, dove c’è l’intersezione con l’altra linea, con la possibilità di arrivare fino alla stazione Centrale e al Duomo. Il tratto finale Zara-Garibaldi richiederà un anno e qualche mese in più e sarà quindi entro il 2012”.

Tempi da record nella realizzazione della nuova infrastruttura che hanno contribuito a contenere, secondo le linee guida volute dall’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini, anche l’impatto del cantiere in quella parte della città.
“L’utilizzo della talpa meccanica, che lavora ininterrottamente scavando e realizzando la galleria ha permesso di ridurre i tempi di realizzazione dell’opera e la durata del cantiere in superficie”, ha dichiarato l’assessore Simini. “Liberare le strade dalle auto è uno degli obiettivi di questa amministrazione. Lo stiamo raggiungendo con la costruzione delle nuove linee della metropolitana, come la M5, e con l’attuazione del piano parcheggi”.

Ne è convinto anche l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci: “Stiamo procedendo con i lavori della M5 e presto inizieranno quelli della M4 di cui abbiamo approvato venerdì il progetto definitivo. Lo sviluppo della rete metropolitana milanese è effettivo e nel giro di pochi anni porterà al raddoppio delle linee esistenti, generando benefici sia in termini di mobilità, più veloce e sostenibile, sia in termini di rispetto dell’ambiente, con una riduzione del traffico privato e delle emissioni inquinanti”.

venerdì 17 aprile 2009

MONZA - VILLA REALE OSPITERA' FORUM INTERNAZIONALE UNESCO

La Villa Reale di Monza sarà la sede del Forum Internazionale della Cultura dell'Unesco che si svolgerà dal 24 al 26 settembre prossimi. E' quanto prevede l'accordo firmato oggi a Parigi dall'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, con la stessa Unesco, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Monza. Il documento, spiega la Regione, prevede anche un diritto di prelazione per la sede di Monza anche per le edizioni successive. Villa Reale è destinata dunque a diventare famosa a livello mondiale come capitale della Cultura. E' atteso dunque l'arrivo a Monza, nei prossimi mesi, di autorità, studiosi e intellettuali provenienti dai 192 paesi aderenti all'Unesco.(omnimilano.it)
(17 aprile 2009 ore 17:26)

MILANO - M4 LA MOBILITA' SOSTENIBILE VA IN METRO'





Via libera al progetto definitivo del secondo tratto che prevede 7,7 chilometri tutti interrati, da Sforza Policlinico a Linate Aeroporto. Trasporterà circa 60mila passeggeri all’ora e sarà senza conducente. Croci: "In esame al Cipe già a giugno"
Milano, 17 aprile 2009 – Via libera al progetto definitivo della seconda tratta della linea 4 della metropolitana da Sforza Policlinico a Linate Aeroporto. La Giunta ha approvato oggi la delibera con l’indicazione del tracciato e del costo di realizzazione che sarà inviata immediatamente al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’approvazione tecnica ed economica del Cipe. Il costo dell’opera è di 910.082 milioni di euro.

“Il progetto approvato oggi sarà esaminato nella seduta del Cipe del prossimo giugno”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci. “La nuova linea 4 rappresenta un grande sforzo verso la mobilità sostenibile della nostra città”.

La seconda tratta della linea 4, lunga 7,7 chilometri tutti interrati, collegherà il centro della città all’aeroporto di Linate. Otto le stazioni del tracciato: San Babila, Tricolore, Dateo, Susa, Argonne, Forlanini FS, Quartiere Forlanini e Linate aeroporto. Trasporterà circa 60mila passeggeri all’ora e sarà una metropolitana leggera senza conducente. Le stazioni saranno accessibili tramite scale e ascensori, direttamente dalla superficie stradale. La realizzazione della nuova linea 4 è un altro passo nel completamento del Protocollo sulla rete metropolitana dell’area milanese, firmato il 31 luglio 2007 tra Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture.

L’approvazione di oggi di fatto completa il progetto della linea da San Cristoforo a Linate. In totale le stazioni saranno 21 per una lunghezza di 15,2 chilometri. La prima tratta, da San Cristoforo FS a Policlinico Sforza ha un costo di 790 milioni di euro. Collegherà la parte sud-ovest della città al centro con tredici stazioni: San Cristoforo, Segneri, Gelsomini, Frattini, Tolstoj, Washington-Bolivar, Foppa, Parco Solari, Sant’Ambrogio, De Amicis, Vetra, Santa Sofia e Sforza Policlinico.

Terminata la costruzione della linea 4 saranno realizzate anche altre opere, alcune di sostegno al trasporto pubblico e altre di riqualificazione del verde e dei “parterre” centrali dei viali sotto cui passerà la metropolitana. Nella logica di un sistema di mobilità integrata al servizio dei cittadini saranno costruiti due parcheggi di interscambio: San Cristoforo, con 2.000 posti auto ricavati su una delle aree ferroviarie dimesse e Forlanini Tre Ponti, con 1.260 posti sull’area del parcheggio Atm già esistente. Gli interventi di riqualificazione riguarderanno gli assi viari sotto cui passerà la nuova linea. Tra le nuove fermate sarà realizzata anche quella di Forlanini FS, punto di interscambio con la stazione ferroviaria che sarà costruita in quella zona.